Vittorio Bruno
Tre domande a Vittorio Bruno, Head of Commercial and Underwriting di Qualis Credit Risk.
"IL FUTURO VERDE DEI MUTUI"
“Il Green Deal ci richiede uno scatto verso la riqualificazione del patrimonio immobiliare. Importante per il raggiungimento degli obiettivi fissati dalla direttiva case green sarà la collaborazione pubblico e privato. Banche e assicurazioni dovranno collaborare per assicurare un’offerta di credito per finanziare la riqualificazione immobiliare. Lo Stato dovrà riflettere sul sistema delle detrazioni con incentivi significativi verso i cittadini più meritevoli di tutela e in quelle situazioni di maggiore complessità e onerosità nel recupero”.
I mutui green sono finanziamenti dedicati all’acquisto di abitazioni con elevate prestazioni energetiche (principalmente in classe energetica A o B) oppure a ristrutturazioni tali da migliorare almeno del 30% le performance dell’edificio o in grado di innalzare di due classi energetiche l’immobile. Non ci sono lavori obbligatori per accedere al mutuo per ristrutturazione anche se tre tipologie di interventi appaiono di fatto tra gli indispensabili allo scopo: la coibentazione di tetti e pareti, la sostituzione della caldaia oppure l’installazione di una pompa di calore, la sostituzione di infissi e finestre.
Sì, una combinazione di fattori più strettamente economici, come la maggior tenuta del valore nel tempo per gli immobili “green”, e istituzionali - per esempio il Green Asset Ratio, un misuratore di sostenibilità dei finanziamenti bancari obbligatorio proprio a partire dal 2024 - hanno portato l’offerta di credito a incentivi sempre più corposi verso i mutui green. A coloro che richiedono tali mutui è, oggi, riconosciuto uno sconto di tasso, compreso tra i 10 e i 60 bps, a volte accompagnati da azzeramento o riduzione dei costi di istruttoria e perizia. In tutti i casi in cui il mutuo è richiesto per ristrutturazione, accanto alla documentazione personale e finanziaria standard, nonché all’Ape che attesta lo stato energetico iniziale dell’immobile, sarà necessario presentare il preventivo dei lavori da realizzare (computo metrico), il progetto di riqualificazione redatto da uno specialista e l’autorizzazione edilizia. Nella maggior parte dei casi il mutuo sarà accordato con il meccanismo dell’erogazione S.A.L, che implica il rilascio progressivo della somma totale in tranche subordinate alla verifica dello Stato di Avanzamento dei Lavori.
In occasione dei primi 5 anni da assicuratore di mutui green sul mercato italiano, Qualis ha colto l’occasione per analizzare le migliaia di posizioni gestite e il mercato nel suo complesso. Il 2024 è stato l’anno della svolta per i mutui green, ma non ancora per il segmento ristrutturazione. Secondo obiettivi fissati dalla direttiva europea case green, entro il 2033 in Italia sarà necessario riqualificare 5 milioni di immobili: un investimento totale tra i 260 e i 320 miliardi di euro. Stimiamo che circa la metà di tali somme sarà richiesta al mercato del credito e in particolare ai mutui. Si tratta di cifre tra i 13 e i 15 miliardi di euro all’anno. Attualmente i mutui destinati alla ristrutturazione valgono circa 2 miliardi annui. La ristrutturazione sarà, per opportunità e necessità, la nuova frontiera del prossimo decennio del mercato del credito.