Enzo Ponzio
Tre domande a Enzo Ponzio, Presidente CNA Costruzioni
"IL FUTURO DELLE IMPRESE EDILI PASSA DALLA TRANSIZIONE ECOLOGICA"
Le imprese edili italiane sono un pilastro essenziale per l'attuazione della Direttiva europea Case Green: avranno un ruolo centrale nella riqualificazione di un patrimonio immobiliare che, in Italia, è particolarmente critico. Ne parliamo con Enzo Ponzio, Presidente di CNA costruzioni.
“La qualificazione delle imprese e dei lavoratori è un elemento chiave della trasformazione in atto. L’efficacia degli interventi dipende da un aggiornamento continuo e dall'acquisizione di competenze specialistiche, necessarie per operare secondo standard tecnici avanzati. L'attuazione della Direttiva Case Green richiede un approccio integrato, in cui incentivi finanziari, strumenti di finanziamento mirati e un confronto istituzionale costante siano prioritari”
È fondamentale adottare strumenti di incentivazione, finanziamento e supporto tecnico, soprattutto in un Paese come l’Italia, dove la casa ha un valore significativo, non solo economico, e la proprietà è molto diffusa. Negli ultimi anni, poi, si è sviluppata una crescente attenzione verso l'efficienza energetica delle abitazioni. La continuità di incentivi, come bonus ristrutturazioni, ecobonus e sisma-bonus, è essenziale per sostenere la riqualificazione. CNA propone di mantenere aliquote di detrazione comprese tra il 50% e il 65% per almeno un triennio, perché una riduzione potrebbe disincentivare molti proprietari dal riqualificare le loro abitazioni. Ma le detrazioni, da sole, non bastano. È indispensabile fornire strumenti di finanziamento accessibili per aiutare le famiglie a sostenere i costi iniziali degli interventi. L'attuazione della direttiva Case Green richiede un approccio integrato, in cui incentivi finanziari, strumenti di finanziamento mirati e un confronto istituzionale costante siano prioritari. Il Governo è chiamato a fare del dialogo con le associazioni un elemento centrale, per garantire che famiglie e imprese abbiano il supporto necessario a trasformare il patrimonio immobiliare in chiave sostenibile e rispettosa dell’ambiente
Senza dubbio. Da diversi anni il mercato è sempre più orientato verso la valorizzazione e l'efficientamento del patrimonio esistente, per rispondere alla crescente domanda di abitazioni efficienti e sostenibili e al necessario miglioramento delle condizioni degli immobili già presenti, molti dei quali datati e con prestazioni non adeguate. Tuttavia, se è vero che la riqualificazione dell’esistente è il perno su cui costruire il futuro del settore, esistono situazioni in cui può essere necessario procedere a interventi di demolizione e ricostruzione, per esempio con edifici costruiti in zone ad alto rischio idrogeologico o troppo datati per rispettare gli standard di sicurezza e, dunque, vulnerabili. È fondamentale mantenere un equilibrio. L'attenzione al consumo di suolo è essenziale per evitare speculazioni e decisioni improvvide, ma non deve precludere scelte ponderate verso nuove costruzioni che, in alcuni casi, possono rappresentare una scelta conveniente e necessaria
Nei prossimi anni si decideranno le sorti del nostro patrimonio immobiliare, con un potenziale di crescita straordinario, legato alla riqualificazione e all'efficientamento energetico. Questo percorso, promosso dagli obiettivi europei di sostenibilità, può generare benefici economici, occupazionali e ambientali, aumentando al contempo il valore degli edifici e migliorando la qualità di vita. Le opportunità per il settore edile sono promettenti. Tuttavia, le sfide sono proporzionali alle opportunità. Riqualificare il patrimonio immobiliare richiede una visione organica e coordinata, una strategia di medio-lungo termine che unisca istituzioni, imprese e cittadini verso un obiettivo comune: rendere il patrimonio immobiliare italiano più sostenibile, sicuro e competitivo, senza perdere di vista le specificità locali e la qualità della vita nelle città