Tre domande a Francesco Burrelli, presidente Anaci

AI CONDOMINI SERVE UNA “CARTA D’IDENTITA’ DELLA SICUREZZA”

In Italia ci sono circa 1.300.000 condomini in cui vivono  oltre  75% degli italiani circa 45.000.000 di persone. La necessità di verificare e certificare la sicurezza di questi edifici mette in luce problematiche che non sono rimandabili”, spiega Francesco Burrelli, Presidente Anaci, l’Associazione Nazionale Amministratori Condominiali e Immobiliari che sarà partner di Restructura 2024.

Tre domande a Tiziana Petrillo,  Referente della sicurezza e della prevenzione CNI

“La sicurezza è un sistema complesso in cui la variabile umana fa la differenza.Per una vera cultura della sicurezza bisogna partire dalla percezione del rischio”, spiega Tiziana Petrillo referente della sicurezza e della prevenzione del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, partner di Restructura.

Tre domande a Luisa Roccia, presidente del Collegio dei Geometri di Torino

“Il decreto Salva-Casa permette di sanare tante piccole difformità ed è bene farlo perché un immobile regolare ha un valore diverso. La  Relazione di Regolarità edilizia è uno strumento importante per chi compra o vende un immobile ma anche per i professionisti. È un cultura da diffondere”, spiega Luisa Roccia, presidente del Collegio dei Geometri di Torino, invitata a intervenire su questi temi a Restructura, dal 21 al 23 novembre.

Tre domande a Giuseppe Ferro, Presidente Ordine Ingegneri Torino

"TECNOLOGIE NUOVE METTONO IN SICUREZZA L’ESISTENTE"


“L'italia è un paese sismico ma non troppo, rispetto ad altri. Il patrimonio costruito, però, è spesso di bassa qualità e questo aumenta il rischio. Abbiamo un patrimonio edilizio che è vecchio e, dunque, anche più fragile. Oggi esistono tecniche per la messa in sicurezza che riducono i costi, e anche l’impatto stesso dell’intervento”, spiega Giuseppe Ferro, Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Torino, esperto di sismica e sicurezza delle infrastrutture, che, insieme all’’Ordine approfondirà questo tema a Restructura il 21 novembre.

Tre domande a Massimo Roj, Massimo Roj, architetto, fondatore e CEO di Progetto CMR, che nel 2024 ha vinto il premio Compasso d’Oro ADI.

"RECUPERARE I MATERIALI, RIQUALIFICARE L’ESISTENTE PER UN’EDILIZIA SEMPRE PIU’ FLESSIBILE"

“L’Italia è un paese che nel tempo si è stratificato. Gli edifici storici hanno cambiato le loro funzioni.  Questa flessibilità è la chiave. Oggi occorre costruire studentati che un domani potrebbe essere necessario trasformare in residenze per anziani. È bene ricordare anche che non è necessario salvare tutto: dobbiamo distinguere tra il patrimonio storico, che ha valore, e va conservato, e il vecchio che ha perso la sua funzione originaria, diventa costoso da mantenere ed è più funzionale abbatterlo e ricostruirlo”. Spiega Massimo Roj, architetto, fondatore e CEO di Progetto CMR, che nel 2024 ha vinto il premio Compasso d’Oro ADI.

Tre domande a Enzo Medico, consigliere  Ordine dei Periti Industriali di Torino.

"OMICIDIO SUL LAVORO, UN NUOVO REATO A TUTELA  DELLA SICUREZZA"

“L’introduzione del reato di omicidio sul lavoro si prefigge di diventare uno strumento specifico importante nelle mani della magistratura. Non saranno, però, leggi sempre più severe a ridurre gli infortuni mortali, bisogna lavorare, invece, per creare una cultura della sicurezza, valorizzando il ruolo dei professionisti che se ne occupano e  che devono diventare una figura obbligatoria in tutti i cantieri,anche nei più piccoli. Occorre puntare poi sulla  formazione a partire dalle scuole primarie. Strumenti come la patente a punti nei cantieri edili sono comunque utili per vigilare sulle imprese esistenti anche se rischiano di appesantire la burocrazia per le realtà più piccole”. Spiega Enzo Medico, consigliere  dell’Ordine dei Periti Industriali di Torino.

 Tre domande a Ugo de La Pierre, presidente dell’Ordine dei Geologi del Piemonte.

"LE SCIENZE DELLA TERRA PER RIDURRE I RISCHI E AUMENTARE LE OPPORTUNITÀ"

“Il rischio idrogeologico dovrebbe essere ridotto, per legge, ogni volta che si opera sul territorio,e non aumentato, come spesso succede, e nemmeno semplicemente monitorato. Le limitazioni all’uso del territorio dettate dalla pericolosità geologica,sono scelte costose con un forte impatto sul tessuto sociale e urbanistico, ma che devono essere affrontate consapevolmente, con uno sguardo rivolto al futuro. Lo studio della Terra, con la geotermia, offre nuove opportunità in campo energetico. La geotermia può fornire, in modo economicamente più accessibile, anche energia termica per il riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria di edifici pubblici e privati. È una sfida per il futuro”

Tre domande a Maria Cristina Milanese, Presidente dell'Ordine degli Architetti di Torino.

"LE SCIENZE DELLA TERRA PER RIDURRE I RISCHI E AUMENTARE LE OPPORTUNITÀ"

“Città industriali come Torino oggi sono in fase di rinnovamento, rispetto al passato, grazie al lavoro di progettazione architettonica che le ha viste protagoniste, con il recupero di aree produttive dismesse, nell’ottica di una rigenerazione che non deve mai perdere di vista le esigenze di chi utilizzerà quegli spazi  e nemmeno il legame con il contesto urbano circostante. Il verde, in questa progettazione, ha un ruolo fondamentale".

Tre domande a Erika Morbelli, consigliera dell'Ordine degli Architetti e delegata per Restructura

"L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE COME FACILITATORE DELLA PROFESSIONE ARCHITETTO"

“L’Intelligenza Artificiale, se usata bene, è un acceleratore dei tempi di lavoro, uno strumento potentissimo ma di supporto all’architettura che è una disciplina che non può prescindere dagli aspetti sociali e quelli la macchina non riesce a tenerli in considerazione.  I timori rispetto a questa tecnologia si superano codificando e normando l’uso dei nuovi strumenti. Del resto la nostra professione si evolve sotto molti aspetti: in Italia si comincia a ragionare su un tipo di lavoro che è sempre più collettivo”.

Tre domande a Michele Bonino, direttore del Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino.

"PROGETTARE LA CITTÀ DI DOMANI"

“È finita l’epoca delle città che si espandono. Il recupero del patrimonio esistente è la sfida del futuro per avere aree urbane sempre più sostenibili. Se ne sono resi conto anche in Cina dove, fino a qualche anno fa, i concetti di rigenerazione e recupero non facevano parte dell’agenda culturale. È un’occasione enorme di lavoro. Oggi i progetti di riqualificazione dell’esistente  rappresentano la parte più ampia della progettazione di un architetto. Al Politecnico di Torino sono nati corsi di formazione specifici sul riuso e la riqualificazione”.

Tre domande a Vittorio Bruno, Head of Commercial and Underwriting di Qualis Credit Risk.

"IL FUTURO VERDE DEI MUTUI"

“Il Green Deal ci richiede uno scatto verso la riqualificazione del patrimonio immobiliare.  Importante per il raggiungimento degli obiettivi fissati dalla direttiva case green sarà la collaborazione pubblico e privato. Banche e assicurazioni dovranno collaborare per assicurare un’offerta di credito per finanziare la riqualificazione immobiliare. Lo Stato dovrà riflettere sul sistema delle detrazioni con incentivi significativi verso i cittadini più meritevoli di tutela e in quelle situazioni di maggiore complessità e onerosità nel recupero”.

Tre domande a Sebastiano Foti, direttore  del Dipartimento di ingegneria strutturale, edile e geotecnica del Politecnico di Torino.

"OTTIMIZZARE IL RECUPERO PER MIGLIORARE LA SICUREZZA"

Ogni edificio deve essere valutato nella sua complessità per studiare interventi che ne migliorino l’efficienza e mitighino i rischi dal punto di vista sismico e idrogeologico. Ottimizzare  non significa solo abbattere i costi ma anche lavorare contemporaneamente su più fronti, energetico e sismico, per esempio, e valutare l’impatto di ogni intervento sull’ambiente e sull’edificio stesso. Si parla di questo, quando si fa riferimento alla sostenibilità di un intervento e Restructura è il luogo adatto per aprire questo dibattito.

Tre domande a Stefano Macale, direttore del Formedil.

"L’EDILIZIA DEL FUTURO, UN MESTIERE PER I GIOVANI"

Assistiamo a un cambio di paradigma totale. Dopo anni di crisi, il settore edile è in grande fermento. Viviamo un periodo di espansione e questo porta innovazione. Le aziende si stanno dimostrando disponibili a investire nella tecnologia, ora dobbiamo convincere i giovani che questo non è un settore di ripiego e combattere la cronica assenza di manodopera. Lo stiamo facendo, tra le altre cose, con una formazione sempre più interattiva e multidisciplinare.

Tre domande a Massimiliano Fadin Segretario Chapter Piemonte GBC Italia

"ITALIA, CRESCONO LE CERTIFICAZIONI DI SOSTENIBILITÀ"

“In Italia lo stock di edifici certificati con i rating delle famiglie LEED e GBC Italia ha garantito un risparmio di 330mila tonnellate di scarti edilizi, 170mila tonnellate di CO2 e di 1,3 miliardi di litri d’acqua potabile, per un valore economico calcolabile in 111 milioni di euro. C’è molto da fare per rendere più omogenea la realtà del nostro paese. E’ stato importante - con il contributo di GBC Italia - estendere i Cam agli edifici storici. I prossimi criteri ESG saranno la sfida del futuro”

Tre domande a Paola Malabaila, Presidente Ance Piemonte

"PNRR, SEMPLIFICAZIONE E FORMAZIONE PER LE SFIDE DEL FUTURO"

“Il Pnrr mette a disposizione fondi che per le aziende del settore edile sono un’opportunità importante, ma allo stesso tempo ci preoccupa la lentezza di avanzamento del Piano e la mancata erogazione dei fondi da parte di molte stazioni appaltanti. E’ necessaria e urgente una semplificazione nelle procedure. Allo stesso tempo è necessario anche che si formino maestranze sempre più in linea con le richieste del mercato. Con questo spirito è nata l’Accademia delle costruzioni, uno strumento innovativo della Regione Piemonte concepita per rispondere alle sfide del settore edile”

Tre domande a Stefano Pampanin, professore ordinario di tecnica delle costruzioni all’Università La Sapienza

"UN PIANO NAZIONALE  PER PROGETTARE LA SICUREZZA"

“Una costruzione “antisismica” è progettata per salvaguardare la vita umana danneggiandosi come un’auto in un crash test. A livello tecnologico potremmo fare molto di più per difendere il nostro patrimonio: puntare a costellare le nostre città di “Ferrari antisismiche” anziché di “Cinquecento”. Per farlo serve un Piano Nazionale in cui tecnici e decisori lavorino insieme per un obiettivo e un risultato comune, una “vaccinazione” antisismica del costruito, un progetto coordinato e lungimirante che coinvolga i cittadini a verificare e migliorare gli edifici in cui vivono come è successo in Nuova Zelanda. Sarebbe un vantaggio per tutti, anche per l’economia del Paese”

Tre domande a Mauro Carlino, Responsabile ARCA

"IL PROGETTO È L’ESSENZA DI UN EDIFICIO IN LEGNO"

“Il legno è, nell’immaginario collettivo, sinonimo di un perfetto connubio fra naturalità e bellezza, sostenibilità e calore. Eppure sconta ancora un certo grado di pregiudizio: il lavoro degli istituti di ricerca e degli enti di certificazione punta a scardinare i falsi timori alzando sempre di più l’asticella degli standard, fin dalla fase progettuale. Una casa in legno richiede un metodo di progettazione strutturato ancor più di un edificio tradizionale”

 Tre domande a Enzo Ponzio, Presidente CNA Costruzioni

 "IL FUTURO DELLE IMPRESE EDILI PASSA DALLA TRANSIZIONE ECOLOGICA"

Le imprese edili italiane sono un pilastro essenziale per l'attuazione della Direttiva europea Case Green: avranno un ruolo centrale nella riqualificazione  di un patrimonio immobiliare che, in Italia, è particolarmente critico. Ne parliamo con Enzo Ponzio, Presidente di CNA costruzioni.

“La qualificazione delle imprese e dei lavoratori è un elemento chiave della trasformazione in atto. L’efficacia degli interventi dipende da  un aggiornamento continuo e dall'acquisizione di competenze specialistiche, necessarie per operare secondo standard tecnici avanzati. L'attuazione della Direttiva Case Green richiede un approccio integrato, in cui incentivi finanziari, strumenti di finanziamento mirati e un confronto istituzionale costante siano prioritari”

 

Tre domande a Fabrizio Capaccioli, Presidente GBC Italia

"TRANSIZIONE ECOLOGICA:UN PROCESSO AMBIENTALE, CULTURALE  E SOCIALE"

La direttiva "Case Green" pone un traguardo complesso ma inevitabile. Riuscire a riqualificare quasi la metà di questo parco immobiliare entro il 2033 richiederà un impegno capillare e l'adozione di strategie diversificate, adeguate alle caratteristiche specifiche di ogni territorio e alla varietà degli edifici che lo compongono. Sarà fondamentale puntare sulla collaborazione pubblico-privato per strumenti capaci di promuovere una ristrutturazione sostenibile e accessibile. Oggi, è necessario unire le forze tra le associazioni, le imprese e portare all’attenzione del decisore pubblico e nelle agende istituzionali il tema del benessere del cittadino legato agli edifici e alla loro sostenibilità, che non si misura solo in quantità di CO2 ed energia risparmiate. Siamo pronti ad una rivoluzione culturale, prima che tecnica

Tre domande a Marco Orlando, Direttore ANCI Piemonte

"TEMPI, RISORSE E NORME CHIARE PER IL SUCCESSO DEL PNRR"

Quando tempi, finanziamenti e norme sono chiari, i comuni hanno sempre dimostrato di fare la loro parte. Nella partita del Pnrr sono la categoria di soggetti attuatori che ha speso di più e prima. Ma in Italia abbiamo un problema di attuazione, lo vediamo per esempio con il decreto Salva Casa. Rispetto alle opere finanziate e realizzate con i fondi del Piano, ci sono macro-temi per cui il bilancio è molto positivo, altri dove, invece, è molto critico

Tre domande a Giovanni Puglisi, Responsabile Divisione per l'Efficienza Energetica DUEE-SPS ENEA

"VERSO L’ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA EUROPEA CASE GREEN"

Dall’emanazione della direttiva EPBD IV alla sua attuazione in Italia, il passaggio non  è automatico, perché spetta ai singoli Governi recepire le indicazioni dell’Europa che non ha alcun potere sovrano sui paesi membri. Abbiamo a disposizione più di un anno per farlo. Partiamo comunque da una situazione complessa che, nel panorama europeo non trova eguali: centri storici su cui incidono vincoli paesaggistici e architettonici, un patrimonio edilizio e una proprietà estremamente frammentati che non facilitano la standardizzazione degli interventi

Guarda il programma degli eventi di Restructura a cui parteciperà, Enzo Ponzio, Presidente CNA Costruzioni